I Perry Boys

"Erano soprannominati Perry Boys per via della loro predilezione per le Fred Perry, le polo indossate durante l'estate"

Un Perry Boy nel disegno di Ian Hough


Ian Hough, autore di "Perry Boys" ci parla del suo libro e dei giovani che animarono la scena di Manchester e Liverpool a cavallo tra gli anni '70 e '80, precorrendo e iniziando lo stile casual (la traduzione è mia).

"Il libro Perry Boys è il mio primo libro ad essere pubblicato, speriamo il primo di molti, e racconta la storia della gioventù britannica in una fase di transizione. Il libro comincia durante gli anni incerti della fine del 1970, quando i precedenti stili alla moda stavano declinando, cedendo il passo ad un vacuo paesaggio culturale, popolato da forme sconnesse ed incoerenti. Intorno al 1978-79 nell’Inghilterra nord-occidentale (in particolare a Liverpool e Manchester), un nuovo stile emerse dal nulla, uno stile di vita che non ebbe alcuna denominazione: la Cosa Senzanome, The Nameless Thing.
I giovani di quelle due città (Liverpool e Manchester), da sempre erano pazzi per il football.
Questo romanzo della moda Senzanome, fatta di capi d’abbigliamento sportivo (così come da svariate giacche di pelle, jeans, costosi maglioni di cashmere e anche dai cappelli deerstalker – molto simili a quello indossato da Sherlock Holmes), nelle sue molteplici manifestazioni multicolori, fece rapidamente sentire la sua presenza sulle terraces di Liverpool e Manchester.
Il distintivo taglio di capelli “a cuneo” (wedge hairstyle)  adottato  da tante  persone, conferì un bizzarro aspetto effeminato che si aggiunse al senso generale di novità che ora veniva associato a chi frequentava le partite di calcio: centinaia di ragazzi stipati sulle terraces, una massa di teste con un occhio nascosto dalla lunga frangia, costantemente intenti a tirare indietro i capelli dall'occhio in un movimento spasmodico involontario, non diversamente da quanto poteva essere un comportamento condiviso da una specie di animali.
Ian Hough
Il fatto che i suoi fautori tendevano ad essere ben piazzati e dei tipi avventurosi, stava a significare che i tifosi più aggressivi, o almeno più maliziosi, abbracciavano questo stile nella sua interezza. Il risultato fu un’esplosione di ragazzi ben vestiti impegnati reciprocamente in un’elaborata danza di provocazione e di violenza, al momento esclusivamente circoscritta all’Inghilterra nord-occidentale. Questo iniziale piccolo nucleo si è poi dedicato a “cose più grandi”.
Come maturarono ed evolsero, cominciarono a sperimentare i composti psichedelici, e l'eccitazione, in precedenza fornita dal rush di adrenalina della violenza di massa, fu sostituita da quella dell’“espansione della coscienza”. I night-clubs di Manchester divennero famosi per un sacco di cose a metà della fine degli anni 1980, ma tra esse la più nota  è stata la disponibilità di sostanze chimiche illecite , in particolare LSD, anfetamine ed ecstasy. L'originale gruppo di giovani responsabili per la rivoluzione di stile della fine degli anni'70, sono stati gli iniziatori di un nuovo stile di vita, uno stile che si è diffusa in tutto il paese, come quello precedente aveva fatto prima. Il mio libro è un tentativo di mettere il lettore nel mezzo del magico progredire di quei tempi di cambiamento, e di spiegare le cause di esso in un maniera che si concentra su un’umanità  vista come un animale in evoluzione piuttosto che un prodotto di una "società" vecchia soltanto di un paio di centinaia anni e detta “industrializzata”.
Il libro è scritto come una memoria, non una memoria hooligan, ma più un qualcosa di antropologico, dal punto di vista di chi  pur standoci dentro è riuscito comunque a mantenere un senso di obiettività."




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